lunedì 28 maggio 2007

Una leggenda

John Belushi nacque negli Usa, figlio di Adam Belushi, un immigrato albanese che abbandonò il suo villaggio natio Qytezë nel 1934 all'età di 15 anni, e di Agnes. Ebbe due fratelli minori, Billy e James, divenuto anche quest'ultimo un famoso attore di Hollywood, seguendo le orme del fratello, e una sorella maggiore, Marian.
Gli inizi
Il primo colpo importante messo a segno da Belushi come comico arrivò nel
1971, quando entrò nel gruppo di comici The Second City, a Chicago. Grazie alla sua caricatura del cantante Joe Cocker, Belushi fu scelto per partecipare allo show teatrale della National Lampoon Lemmings, nel 1972 (accanto a Chevy Chase).Il successo al Saturday Night Live
A
Toronto, Belushi conosce Dan Aykroyd, con il quale instaura non solo un solido rapporto lavorativo, ma anche una profonda amicizia. Negli anni seguenti, dal 1975 al 1979, la coppia sarà protagonista del cast originale del celebre show della NBC, il Saturday Night Live, un programma che ha rivoluzionato la televisione americana e che portò i due comici al successo.
Nel
1979, i due collaborano anche sul grande schermo, con la commedia 1941: Allarme a Hollywood di Steven Spielberg, anch'egli agli esordi della carriera.

La consacrazione arrivò con la collaborazione con il regista John Landis. Nel 1978 interpreta Animal House, su sceneggiatura della National Lampoon.
Nel
1980 è la volta di The Blues Brothers, nuovamente con Dan Aykroyd: i due intepretano i fratelli "Joliet" Jake (Belushi) ed Elwood (Aykroyd) Blues, due personaggi nati per alcuni sketch del SNL, che diventano in breve tempo famosi in tutto il mondo, inconfondibili nelle loro tenute nere e occhiali da sole.
Nello stesso anno lascia il
Saturday Night Live.

Gli ultimi film
Gli ultimi due film di Belushi furono
Chiamami aquila di Michael Apted - una romantica storia d'amore (per la cronaca è il film preferito da suo fratello Jim perché è a suo dire è quello che meglio degli altri fa capire come fosse John in realtà) - e I vicini di casa di John G. Avildsen, commedia nera in cui per la terza e ultima volta il nostro recita al fianco dell'amico Dan Aykroyd. In queste pellicole, lontane dal suo tradizionale umorismo demenziale, Belushi si conferma un attore di razza, non soltanto semplicemente "comico".

L'alcool, la droga e la morte prematura.
Accanto al successo, però, John visse un'esistenza segnata dall'
alcool e dalla droga, che finirono per costargli la vita all'apice della sua carriera. John fu trovato morto il 5 marzo 1982 in una stanza dell'albergo "Chateau Marmont", sul Sunset Boulevard a Los Angeles, California. La causa della morte fu un'iniezione letale di cocaina ed eroina. L'insolita overdose causò dei sospetti, mai dimostrati, sulla sua pusher dell'epoca, Cathy Smith.
John Belushi riposa oggi all'
Abel's Hill Cemetery a Martha's Vineyard, Massachusetts.
Avrebbe dovuto a breve cominciare le riprese di un nuovo film,
Ghostbusters - Acchiappafantasmi; la prima versione della sceneggiatura, scritta da Dan Aykroyd insieme a Harold Ramis, vedeva infatti come interpreti principali Belushi, Aykroyd ed Eddie Murphy, tre membri del cast originale del Saturday Night Live. L'improvvisa morte di Belushi fece ritardare di 2 anni il progetto, che venne realizzato solo nel 1984. Quello che doveva essere il suo ruolo fu ricoperto da Bill Murray.

lunedì 21 maggio 2007

Ke bella serata


Ieri sono stato invitato da due miei amici a un aperitivo organizzato dai colleghi di quest'ultimi in occasione della fine del campionato di calcio,visto che questi due ragazzi come molti altri prestano servizio allo stadio come steward.Il locale scelto è l'executive lounge bar vicino all'hotel executive in via Tocqueville per chi è di Milano la zona di corso Como conosciuto per essere un passaggio di molta gente soprattutto la notte essendo una parte molto chic del capoluogo lombardo.
La sera inizia bene,mi chiama il mio amico Vlaste per invitarmi dicendomi"vestiti bene",oddio il mondo mi cade addosso,io che la giacca bella lo messa solo in due/tre occasioni che sono:la mia cresima,la cresima di mio fratello e la festa a sorpresa a mio padre per i suoi 50 anni.Dopo questo piccolo ostacolo da superare mi appresto a uscire e incontrarmi con gli altri.
Arrivati al posto mi accorgo subito che secondo me è un gran bel locale; ero in fase di agitazione con una buona dose di curiosità per sapere come sarebbe andata la serata.
Dentro mi ritrovo in mezzo a un bel po di gente(ne conosco due/tre)che i miei amici mi presentano;ragazzi più o meno tutti della mia età o qualcosa di più che tutte le domeniche e certe volte anche il sabato si occupano della sicurezza e controllano l'ingresso nelle aree riservate dello stadio G.Meazza di Milano.La serata passa fra cocktail,piatti sempre pieni e quattro chiacchiere,per finire ci portano anche una bottiglia di champagne per brindare.Ci avviamo verso casa intorno alle 23 sapendo di un'altra settimana che stava per iniziare qualche ora dopo.

venerdì 18 maggio 2007

Il mio ispiratore...


Figlio di Dena e Carl Schulz. Suo zio gli diede (al terzo giorno di vita) il soprannome di "Sparky", come il cavallo Spark Plug nei fumetti di Barney Google.
Ha frequentato la scuola elementare a St. Paul, saltando due semestri. In questo modo, era il più piccolo della classe quando frequentò la scuola superiore anni dopo, il che potrebbe essere il motivo per cui era così timido e isolato quando era ragazzo. Dopo la morte della madre, nel
1943, è stato arruolato e mandato a Camp Campbell in Kentucky. È stato poi mandato in Europa due anni dopo per combattere nella Seconda Guerra Mondiale. Dopo aver lasciato l'esercito nel 1945, ha lavorato come insegnante.
La sua prima striscia a fumetti con cadenza regolare fu pubblicata nel
1947 dal St. Paul Pioneer Press, e si intitolava Li'l Folks. Anche il Saturday Evening Post accettò di pubblicare alcune vignette dei Li'l Folks. (Fu in queste striscie che apparve per la prima volta Charlie Brown, così come un cane somigliante a Snoopy). Nel 1950 propose i suoi lavori alla United Features Syndicate, e i Peanuts furono pubblicati per la prima volta il 2 ottobre 1950. Questo fumetto divenne uno dei più popolari di tutti i tempi. Per breve tempo disegnò anche una striscia ispirata allo sport chiamata It's Only a Game (1957-1959), ma la abbandonò a causa del successo avuto dai Peanuts.
Molta della sua vita viene raccontata nei Peanuts attraverso le somiglianze con
Charlie Brown, il personaggio principale. Per esempio:
anche il padre di Schulz era
barbiere e sua madre casalinga.
anche Schulz da piccolo aveva un cane (a differenza di Snoopy, però, il suo cane Spike era un
pointer).
anche Schulz era timido e introverso.
la ragazzina dai capelli rossi di Schulz era
Donna Johnston, con cui aveva avuto una relazione. Schulz le chiese di sposarlo, ma lei rifiutò. Rimasero comunque sempre amici.
Schulz si è sposato due volte, la prima volta nel
1951 con Joyce Halverson. Hanno avuto cinque figli, ma hanno divorziato nel 1972. In seguito si è risposato nel 1973 con Jean Forsyth Clyde, con cui ha vissuto il resto della vita.
Il padre di Schulz è morto nel
1966 mentre era andato a trovarlo, lo stesso anno in cui il suo studio in California è bruciato in un incendio.
Peanuts è stato pubblicato per quasi 50 anni praticamente senza interruzioni ed è apparso su 1.600 quotidiani in 75 paesi. Nel
novembre 1999 Schulz ha avuto un attacco, e più tardi si scoprì che aveva un cancro. A causa della chemioterapia e per il fatto che non riusciva a leggere o vedere con chiarezza, il 14 dicembre 1999 ha annunciato il suo ritiro, all'età di 77 anni.
L'ultima striscia è stata pubblicata il
13 febbraio 2000, il giorno dopo la morte del vignettista avvenuta a Santa Rosa in California a causa di un attacco cardiaco. Schulz ha richiesto nel suo testamento che i personaggi dei Peanuts rimanessero genuini e che non si disegnassero nuove strisce basate sulle sue creature. Fino ad oggi le sue volontà sono state giustamente rispettate, e le vecchie strisce continuano a essere ri-pubblicate su quotidiani e riviste.
Dal
17 agosto 2002 il museo a lui dedicato a Santa Rosa è aperto al pubblico.

giovedì 17 maggio 2007

Amici miei


In questi giorni volendo pensare ad altro;mi è venuto in mente e ho voluto rivedere un vecchio film che vedevo ogni tanto da "giovane"si tratta della saga di Amici miei.Una delle commedie più divertenti,esilaranti che il cinema italiano abbia creato.La storia fa ridere ma allo stesso tempo pensare come si nota bene nel film si intrecciano storie di persone che possono capitare a tutti.Il giornalista Perozzi è uno che lavora al giornale di notte,il mattino si ferma in casa dell'amante e porta le brioche del forno alla famiglia fino a quando viene scoperto e si deve tenere il figlio di 8 anni che non sa dove piazzare quando va al bar con gli altri fino a tarda notte.Raffaele Mascetti chiamato "conte" per come lui dice dalle origini della famiglia molto importante a Firenze,ma di alto livello non ha niente,solamente tanti debiti che non sa come aggiustare e una moglie di cui non è contento e per questo alla ricerca dell'amante.Un po meglio se la passa l'architetto melandri è lui che nel gruppo insieme al Mascetti organizza scherzi vari da far cascare piu o meno tutta Firenze anche lui alla ricerca di una donna come il resto del gruppo.

Quello che dovrebbe essre più tranquillo e serio del gruppo il dott.Sassaroli nonchè primario di una delle più importanti cliniche di Firenze,si rivela il più astuto e scaltro nel prendersi gioco degli altri.Infine c'è Necchi proprietario del bar;punto di ritrovo della squadra che si riuniva giocando a biliardo o a carte e fra una partita e l'altra si organizzavano tutti gli scherzi. Io non voglio dare voti come sono abituato a fare;mi è servito per una risata e con quel cast di attori rimani contento e divertito perchè loro la vita se la sono proprio goduta.....
by Pantera(Alby)

mercoledì 16 maggio 2007

Va bene cosi....



Ho guardato dentro una bugia e ho capito che è una malattia che alla fine non si può guarire mai e ho cercato di convincermi ... che tu non ce l'hai. E ho guardato dentro casa tua e ho capito che era una follia avere pensato che fossi soltanto mia e ho cercato di dimenticare di non guardare. E ho guardato la televisione e mi è venuta come l'impressione che mi stessero rubando il tempo e che tu... ... che tu mi rubi l'amore ma poi ho camminato tanto e fuori c'era un gran rumore... che non ho più pensato a tutte queste cose. E ho guardato dentro un'emozione e ci ho visto dentro tanto amore che ho capito perché non si comanda al cuore. E va bene così... senza parole... senza parole... E va bene così, senza parole E va bene così, senza parole E guardando la televisione mi è venuta come l'impressione che mi stessero rubando il tempo e che tu... che tu mi rubi l'amore ma poi ho camminato tanto e fuori c'era un grande sole che non ho più pensato a tutte queste cose... E va bene così... senza parole... senza parole... E va bene così, senza parole E va bene così, senza parole

giovedì 10 maggio 2007

Non sapevo cosa scrivere.......



Durante il pranzo del 1° Maggio che si è svolto qui a casa mia è venuto fuori un dibattito che secondo non andava continuato ma siccome io è un po che non scrivevo niente sul blog a causa della mia non ispirazione,volevo sottoporvi e cosi vedrò i risultati da quello che mi suggerirete.

Che tipo di thè vi piace?

Estathè
San benedetto
Vera
Lipton

e adesso non me ne vengono in mente altri scrivete quello che volete.....

giovedì 3 maggio 2007

E siamo in un nuovo mese (p.II)


Siamo a Maggio.2 mesi di vita del blog,tanti pensieri,tante storie,tante occasioni per stare insieme,abbiamo festeggiato il 1° Maggio per il resto affrontiamo un altro periodo di vita aspettando quello che arrivera......

martedì 1 maggio 2007

Vita azzurra

Lascia stare il mio parere tanto c'è sempre qualcosa che viene a farmi male piuttosto sciogli quei bei capelli e lascia al vento il tuo tempo passato …e non ti giustificare Guarda le cose che ti dico non si amano se devi amare, devi amare me … Qui non si diventa, non si inventa Qui la parola chiave è casualità… Ci morirei...ci morirei su quel tuo corpo bianco e bello morirei E tu lo sai...dio se lo sai per questo spingi forte tanto da sfondare E il mio cuore è elastico e quando spingi troppo in fondo restituisce con più forza e butta via Questo so di te Questo e forse mai di più.... Pochi anni Che pochi sanno La tua vita sfrattata a momenti Ti era anche piaciuta Stai pensando... elaborando … E accompagni il dovere più grande che hai A passi lunghi e stanchi Guarda le cose che ti dico non si amano Se devi amare, devi amare me Ci morirei...ci morirei hai dentro al cuore sempre mille bolle blu … Che volano Che si posano Su teste e fiori quando scoppiano sei tu Col carattere che hai Un pò ti spingi...un pò ti spegni Quindi a fatica ti si raggiunge dove sei Questo so di te Questo e forse mai di più. Ci morirei Lascia stare Lascia stare Lascia stare Lascia stare